22 ottobre 2012

Giorno dopo giorno: EMERGENCY e la Cultura della PACE




"L'egoistico bisogno di astrarsi dalla realtà circostante dei nostri giorni è forte, concentrandosi sulle proprie condizioni di vita spesso porta a un conseguente atteggiamento di indifferenza di fronte a tragici scenari che esistono e persistono nel tempo. Soltanto un’apertura mentale verso una realtà più vera, più scomoda e scoraggiante rispetto alla propria, non sentendosi e ritenendosi “estranei”, ma parte di essa, attraverso l’impostazione di un cambio direzionale al proprio sguardo, estendendolo al mondo, fissando il globale, potrà rappresentare un approccio umanamente positivo e solidale. Nessuna utopia per alcuni uomini, per fortuna, si tratta di un lavoro costante, portato avanti con attenzione e determinazione verso certi aspetti di primaria importanza, quello che deve essere per necessità una priorità per migliorare le condizioni di vita, salvare vite dalla morte, di ciò che rappresenta il "prossimo". Come sarebbe bello se questo pensiero appartenesse a tutti gli uomini di questa terra e ognuno ragionasse avendo questa visione: "sto bene se tu stai bene, nel rispetto del prossimo la parità di dignità, la tua e la mia insieme, riflesse reciprocamente". Ogni uomo dal comportamento normale sarebbe degno di essere considerato straordinario. Solo, in esclusiva, dando un senso alla vita degli altri, si darebbe un senso alla propria vita, a difesa dei più deboli contro ogni forma di potere e di prevaricazione e di sopraffazione, di violenza e di orrori della guerra dovuti al pensiero mediocre che la guerra sia uno strumento necessario per risolvere dei problemi. Queste non rappresentano delle parole a caso se il sentire nasce da dentro, dal più profondo del cuore, diventano una credenza, una vocazione e missione, che si mette in atto giorno per giorno operando nello specifico, non si tratta di un altro pianeta sconosciuto …è il nostro pianeta! L’importanza nel diffondere la cultura della pace fra le giovani generazioni, messa in pratica con i comportamenti, porta automatico l’interiorizzare i principi della non violenza, verso una migliore conoscenza dei diritti umani e tutta la comprensione necessaria nel tutelarli. Emergency, associazione umanitaria italiana, tra i fondatori, Gino Strada, medico specializzato in chirurgia d'urgenza, da 18 anni è presente, impegnata su tutti i fronti di guerra, dall’Afghanistan alla Somalia, dall’Iraq alla Cambogia, per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. In questi territori in cui le vittime sono soprattutto civili e il danno è devastante, Emergency dal 1994 a oggi ha curato in modo professionale oltre 4.794.000 persone in 16 Paesi, spesso in condizioni estreme e non ottimali ottenendo risultati straordinari. Sostegno e motivo di vanto per gli obiettivi mirati a portare sollievo alle sofferenze, per lo scopo di riabilitare e riportare alla vita, che sia motivo d’orgoglio nazionale per la sua concretezza sempre. Emergency "una goccia nel mare delle vittime", una grande goccia, l'importante è che ci sia, che si moltiplichi e cresca giorno dopo giorno, insieme alla Cultura della Pace nel tempo."
                                                                
                                                                                                                                       Seddy
                                                                     



UOMO DEL MIO TEMPO

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
                                                     Salvatore Quasimodo
       





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2 commenti:

  1. un post molto interessante,lo condivido anche su facebook...buon lunedi:)

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  2. Anonimo21.5.13

    Bellissimo post!!!!!!!

    By L.

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