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29 novembre 2012

Mele in crosta croccante con cuore di Noci e Cannella


Un dessert a base di frutta e tra le tante varietà di preparazione la piacevole cottura in crosta. Le Mele in crosta croccante, oltre al fragrante rivestimento in pasta, presentano un cuore ricco di frutta secca a scelta, in questo caso la prelibatezza delle noci misto a un gustoso aroma di cannella.
Sfruttando l'ultimo raggio di sole pomeridiano...


L'albero da cui le noci hanno origine, chiamato dai botanici Juglans Regia, è tra le specie arboree più robuste, può raggiungere un'altezza di 30 metri, dal tronco vigoroso, alto, diritto, coperto da una liscia corteccia grigia, la chioma maestosa con piccole foglie ovali. La specie ermafrodita, il frutto è una drupa, composta dall'involucro carnoso, il mallo verde che annerisce a maturità e da due valve legnose che racchiudono il gheriglio, cioè il seme. Diffusa in tutto il mondo, la coltura della noce da frutto ha rilevanza in Italia particolarmente nell'area della Campania, soprattutto la noce di Sorrento. Prima di essere in commercio i frutti vengono sottoposti a: smallatura, lavaggio, imbiancatura, essiccazione graduale e calibratura con confezionamento. La varietà del loro utilizzo nel dare un tocco a dolci, insalate, salse, ripieni e pesti. Si consiglia la conservazione in un luogo asciutto, buio e fresco, inoltre di evitare le noci vendute già sgusciate, tostate o salate.


RICETTA

Ingredienti per 4 persone

4 mele golden non troppo grosse

Per il ripieno:
30 g di zucchero 
2 cucchiai di latte
(o 30 g di marmellata a piacere)
noci

Per la pasta:
300 g di farina
120 g di burro
15 g di zucchero a velo S.Martino
acqua fredda q.b.
cannella q.b.
1 pizzico di sale
(in alternativa 2 rotoli di pasta sfoglia già pronta)

Procedimento


Cominciare dal ripieno formando una pastella con lo zucchero, le noci tritate la marmellata. 
Preparare la pasta disponendo la farina e il burro freddo a tocchetti, lo zucchero, la cannella e il sale su un piano da lavoro e cominciare a lavorare gli ingredienti con la punta delle dita.
Unire poco alla volta dell'acqua fredda (o un pò di latte) sufficiente a far diventare l'impasto consistente. Avvolgere il panetto nella pellicola per alimenti e lasciare riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Riprendere la pasta, dividerla in 5 parti uguali e stenderne 4 su un piano di lavoro leggermente infarinato in modo da ottenere 4 dischi.
Sbucciare le mele, privarle del torsolo con l'apposito utensile facendo attenzione a non forare la base, riempire il foro con il composto.
Dalla pasta lasciata da parte ricavare 4 dischetti che fungeranno da coperchio e collocare alla sommità delle mele. Avvolgere ogni mela con i lembi di pasta e fissare sul dischetto. Posizionare le mele su una teglia con carta forno.
Creare con la pasta avanzata delle foglioline, aiutandosi con la lama del coltello per le venature, fissandole sulla superficie di ogni mela. Mettere in forno caldo a 200° per circa mezz'ora o fino a quando la pasta non risulti dorata. Riprendere le mele dal forno e servire intiepidite.

Pubblicato da Fulvia

Mele in crosta croccante con cuore di Noci e Cannella

27 novembre 2012

Pizzette alle Erbe Aromatiche... Dolce o Salato?



"Dolce o Salato cosa preferite?"

Mille modi diversi per proporre il dolce con altrettante versioni per preparare il salato: dolci o salati...

Che passione!

Immaginate di trovarvi al centro tra due tentazioni, da un lato una fornitissima pasticceria o cioccolateria e di rimpetto un'invitante rosticceria o panetteria, emanano profumi diversi, sapori distinti...da quale parte andare?
Bene. Posizionato in alto sulla destra nella sidebar un simpatico sondaggio per poter optare e partecipare a seconda dei gusti personali.
Via al sondaggio esprimendo l'ardua scelta!

 * * *
Le pizzette bianche classiche o colorate, alle verdure, per tutti i gusti, ricche originali e creative  soddisfano il palato, belle e consistenti stuzzicano l'appetito e costituiscono un pasto completo, non stancano mai!
Scelto!!!
 

INGREDIENTI PER 12 PEZZI
Per l'impasto:
300 g di farina 0
50 g di Parmigiano reggiano grattugiato
12,5 g di lievito di birra
1 pizzico di zucchero
150 g di acqua tiepida
5 g di sale

Per il condimento:
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di basilico
1 rametto di rosmarino
1 rametto di maggiorana
1 rametto di timo
50 g di olio evo
25 g di acqua
1 pizzico di sale

PREPARAZIONE
Procedere come nella preparazione di una normale pasta lievita se si sceglie di eseguire l'impasto a mano.
A parte lavare e asciugare le erbe aromatiche, aggiungere l'olio, l'acqua, il sale e mescolare.
Con l'uso del Bimby: Mettere nel boccale tutti gli ingredienti e impastare 3' modalità Spiga.
Con la pasta formare una palla e incidervi sopra una croce. Trasferire l'impasto in una terrina, coprire con pellicola da cucina e fare lievitare in un luogo tiepido.
Senza lavare il boccale tritare le erbe aromatiche 5'' vel. 7.
Aggiungere l'olio, l'acqua, il sale e mescolare 10'' vel. 3-4.
Accendere il forno a 180°C.
A fine lievitazione riprendere la pasta e dividerla in tante palline. Schiacciarle formando delle pizzette. Disporle sulla placca del forno foderata con carta forno.
Distribuire col cucchiaio su ogni pizzetta il condimento di erbe aromatiche, facendo leggermente pressione sulla pasta in modo da formare un piccolo incavo (così facendo il condimento non fuoriesce).
Cuocere in forno caldo a 180°C per 15-20 minuti. 

Pubblicato da Fulvia

Pizzette alle Erbe Aromatiche... Dolce o Salato?

25 novembre 2012

Orizzonti Lontani



"Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito." 
 Jim Morrison 



GO ON...


WONDER!

"Non arrenderti mai, perchè quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio."
Jim Morrison 


                                      
James Douglas Morrison (1943-1973), poeta ispirato dal forte istinto alla scrittura, scrisse centinaia di pagine di poesie, aneddoti, epigrammi, saggi, racconti, soggetti e sceneggieture, solo per caso arriva alla musica, straordinario e leggendario protagonista del rock.

da AUTOINTERVISTA di Jim Morrison

... Ho sempre voluto scrivere, ma ho sempre pensato che non sarebbe roba buona fino a che la mia mano non avesse preso la penna e cominciato a muoversi per conto suo, con me assolutamente non coinvolto, per così dire. Come la scrittura automatica. Ma non è mai successo.
... Scrivevo in quei notes una notte dopo l'altra. Ma se non li avessi buttati via non avrei mai scritto niente di originale...
... ed ecco perchè la poesia mi alletta così tanto - perchè è eterna. Fin quando ci sarà gente, la gente potrà ricordarsi parole e combiazioni di parole. Nient'altro come la poesia e le canzoni ha la possibilità di sopravvivere a un olocausto...
... Se la mia poesia cerca di arrivare a qualcosa, è liberare la gente dai modi limitati in cui vede e sente.

Los Angeles, 1969-71 
IF ONLY I

                                                    If only I                                                
   could feel
The sound
   of the sparrows
& feel child hood
   pulling me
     back again

If only I could feel
   me pulling back
     again
& feel embraced
   by reality
     again
I would die
   Gladly die

SE SOLO POTESSI

Se solo
  potessi sentire
Il canto
  dei passeri
e sentire l'infanzia
  trascinarmi indietro
    di nuovo 

Se solo potessi sentirmi
  trascinare indietro
    di nuovo
e sentirmi abbracciato
  dalla realtà
    di nuovo
io morirei
  Morirei felice

Copyright© tutti i diritti immagini sono riservati.

Pubblicato da Fulvia

Orizzonti Lontani

23 novembre 2012

Tartellette alla Crema & Amarena: Pasta frolla alle Nocciole



Dal colore amaranto, tonalità brillante di un rosso carico perlato, come scintille tondeggianti sfavillano le Amarene Toschi. Luccichio, sapore fresco e inconfondibile per questo dolce frutto dal retrogusto asprognolo, avvolto nel suo profumatissimo sciroppo, prende nuova forma nelle Tartellette alla Crema & Amarena, si separa per poi diventare un tutt'uno con il gusto di una frolla ben strutturata alla farina di nocciola.




Toschi un mondo di sapore rende "gustosa, la vita", Azienda storica modenese, che partendo dalla ciliegia di Vignola, offre da sempre una vasta gamma di prodotti di ottima qualità, rispettando sapientemente la tradizione con antiche ricette di famiglia e l'innovazione con proposte a ricca scelta per soddisfare le esigenze alla perfezione. Sapori unici espressi si scoprono in un ampio catalogo di prodotti da gustare come proposti o impiegare nella sperimentazione di nuove ricette.




SCUOLA DI PASTICCERIA: la Pasta Frolla.
La vera pasta "frolla" deve essere friabile, quindi nè dura e nè elastica. 
Bisogna impastare dapprima la farina con il burro, evitando che vengano a contatto le sostanze liquide, in quanto l'idratazione del glutine contenuto nella farina rende la pasta elastica e quindi non friabile.
Un elemento importante è il riposo in frigo, tempo durante il quale la pasta perde poco per volta l'elasticità acquistata nella lavorazione e in cottura potrà mantenere la forma senza ritirarsi.
Per una variante senza burro utilizzare olio di semi.
Rappresenta un'ottima base per crostate e tartellette di vari tipi.
Nelle prossime ricette altre versioni. 


RICETTA

Ingredienti per 4 persone

Per la pasta frolla:
200 g di farina 00
50 g di farina di nocciola
80 g di zucchero
100 g di burro fuso
1 uovo e 1 tuorlo
un pizzico di sale
buccia di limone
1 cucchiaino di lievito per dolci (facoltativo) 

Per la crema pasticcera:
 250 ml di latte
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di farina
buccia di limone

Per decorare:
Amarene denocciolate sciroppate Toschi


Preparazione: disporre la farina a fontana, collocare al centro il burro fuso, lo zucchero, le uova, buccia di limone, il sale e lavorare cominciando dal centro con le mani fredde. Cercando di lavorare il meno possibile rendere il composto omogeneo. Fare una palla e avvolgerla nella pellicola per alimenti, porre in frigo per mezz'ora.
Preparare nel frattempo la crema pasticcera, il procedimento QUI.
Trascorso il tempo, riprendere la pasta dal frigo, stendere con un mattarello su un piano infarinato, in uno strato di circa 3-4 mm. Con uno stampino tagliapasta ricavare tanti dischetti da 4-5 cm di diametro e con questi rivestire circa 16 stampini da tartelletta imburrati e infarinati. Premere con i polpastrelli in modo da fare aderire perfettamente la pasta allo stampo e da farla penetrare nelle scanalature. Ritagliare tanti dischetti di carta forno da appoggiare sulla base della frolla bucherellata con uno stuzzicadenti: ricoprire con uno strato di fagioli o ceci secchi. Mettere gli stampini nel forno a 180° e cuocere 15'-20', finchè la superficie non risulterà dorata. Questa cottura è detta "in bianco", poichè non è presente la farcitura. Terminata la cottura eliminare la carta e i legumi secchi, rimettere la pasta per altri 5' in forno. Togliere e far leggermente raffreddare, estrarre dagli stampini e porre su una gratella. 
Una volta raffreddate riempire le tartellette di crema con l'aiuto di una siringa per dolci, posizionare al centro la amarene sciroppate e servire.

Pubblicato da Fulvia

Tartellette alla Crema & Amarena: Pasta frolla alle Nocciole

21 novembre 2012

Cereali e Legumi: Fior di Pane Bio Integrale e Zuppa mix di fagioli



Forme, colori e sapori diversi, l'accoppiata cereali e legumi è vincente.  Piatti tradizionali, come le zuppe di legumi abbinate e accompagnate da un buon pane integrale biologico, sono raccomandati dai nutrizionisti, grazie alla loro combinazione proteica costituiscono un'alimentazione essenziale. Il valore nutrizionale ottenuto con questa combinazione è molto alto, consente all'organismo di avere una proteina completa sostitutiva di quelle di origine animale. Tante fibre aiutano a regolare il tasso di colesterolo e la glicemia nel sangue, nonchè una buona dose di energia dovuta ai carboidrati presenti.




Pema "buon pane per far bene", come gustare il pane integrale 100% biologico, in 4 tipi di pratiche porzioni: segale, farro, 4 cereali e lino, è composto da cereali e deriva da un'agricoltura biologica di ottima qualità,  una lievitazione naturale con cottura lenta, digeribile e fresco a lungo. Il vero pane, mantiene intatto l'equilibrio naturale di vitamine, proteine con un giusto apporto di fibra, il premio dei migliori e il controllo per mantenere indiscutibile l'alta qualità in tutti i tipi di pane: buoni, unici e sani.
La storia dell'azienda Pema, una storia di vita, una produzione che nasce per caso e che pone l'accento sull'aspetto femminile delle donne italiane parte di questa famiglia, esse giocano ancora un ruolo determinante, nel passato come nel presente, nella realizzazione dei progetti di sviluppo aziendali.



AVENA tra i 4 cereali del pane.

Il  nome scientifico è Avena sativa, una pianta annuale che raggiunge l'altezza di 1 metro. Dalle radici nascono fusti erbacei cavi e sottili, con foglie lunghe e nastriformi. I cariossidi sono i frutti, allungati e stretti dalla scorza robusta, avvolti da glumette si prolungano in due ariste sottili. L'ottima resistensa di questa pianta fa sì che possa essere coltivata fino a 1500 m di altitudine e seminata anche in autunno nelle regioni meridionali dell'Europa e del Nord America.
Tra i cereali detiene il primato di essere ricca di proteine, alto contenuto di fibre, proprietà digestive, caratteristiche preziose per l'organismo. L'utilizzo per le sue capacità nutritive soprattutto nella prima colazione molto indicata agli sportivi e ai bambini in fase di crescita.
L'avena, per via della tenace pellicina, viene commercializzata decorticata sotto forma di farina finissima, ottima per i prodotti da forno, o di fiocchi. I fiocchi si ottengono cuocendo a vapore i chicchi puliti e passandoli attraverso dei rulli compressori per formare fiocchi soffici e spugnosi.

RICETTA

Ingredienti  

300 g di fagioli misti
1 carota
cipolla
1 gambo di sedano
pomodori q.b.
brodo vegetale

pane integrale biologico Pema

Preparazione: mettere i legumi in ammollo in acqua fredda per qualche ora. Soffriggere un trito di sedano, carota e cipolla, unire i fagioli mescolando per qualche minuto, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e coprire con il brodo vegetale. Portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e continuare la cottura. A fine cottura regolare di sale.
Per rendere la zuppa più ricca e gustosa aggiungere nelle forme a piacere dei crostini di pane integrale biologico tostato nel forno modalità grill per qualche minuto. Servire calda.
Buon  pane Pema.

Pubblicato da Fulvia

Cereali e Legumi: Fior di Pane Bio Integrale e Zuppa mix di fagioli

19 novembre 2012

Cannoncini fragranti alla Crema & Cioccolata calda



L'ideale nell'eleganza di un pasticcino classico da stuzzicare fra le dita e la voglia di sorseggiare una tazza di cioccolata, caratterizzano in pieno il desiderio d'autunno. Idea rapida in termini di tempo, da realizzare utilizzando della pasta sfoglia già pronta e improvvisando una bevanda bollente, in un pomeriggio di riposo. I Cannoncini fragranti alla Crema, dalla farcia pasticcera più conosciuta tra le creme cotte, indispensabile per farcire mille ricette dolci, dalle torte ai bignè, dai profiteroles ai cannoli e svariati tipi di pasticcini. La combinazione di pochi semplici ingredienti per un sollievo home made, altro non è la ricetta originale della cioccolata calda, una miscela di cacao, acqua, vino e vari tipi di spezie. Gli spagnoli cominciarono a riscaldare la miscela e dolcificarla con lo zucchero importato dalle colonie. Furono i britannici ad avere la brillante idea di sostituire l'acqua con il latte e di consumarla nelle "chocolate house". 


SCUOLA DI PASTICCERIA: la Crema Pasticcera.
Consigli utili: la preparazione della crema è semplice, ma richiede qualche accorgimento per una buona riuscita.
- Usare innanzitutto uova a temperatura ambiente.
- Utilizzare possibilmente il latte intero.
- Diluire il composto di uova e farina con una piccola quantità di latte a "filo" per evitare grumi nel composto.
- Cuocere la crema a fuoco moderato mescolando sempre durante la cottura.
- Non alzare la fiamma perchè rischierebbe di far impazzire la crema.

INGREDIENTI 

 pasta sfoglia in rotoli
1 uovo per spennellare
zucchero a velo

Per la crema pasticcera:
500 ml di latte
2 uova
100 g di zucchero
50 g di fecola di patate o farina
baccello vaniglia - aroma vanillina
o buccia di limone

Per la cioccolata calda:
600 ml di latte
100 g di zucchero
50 g di cacao in polvere amaro
20 g di farina o fecola di patate

Preparazione

Crema
Versare il latte in un tegame, unire la buccia di limone o aroma vaniglia e portare ad ebollizione. 
A parte sbattere i tuorli con lo zucchero con le fruste elettriche finchè non risultano ben gonfi, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto incorporare la farina setacciandola,
Eliminare dal latte la buccia di limone e versandolo a filo sul composto di uova facendolo passare attraverso un colino. Amalgamare bene gli ingredienti e travasare il composto nel tegame utilizzato per il latte a fuoco basso.
Mescolare di continuo con un mestolo di legno, fino a quando il composto non si addensa velando il cucchiaio. 
Togliere dal fuoco e raffreddare la crema coperta da pellicola.
Con Bimby: versare tutti gli ingredienti nel boccale, cuocere 7' 90° vel.4.

Cannoncini
Srotolare i rotoli di pasta sfoglia, stenderli leggermente con il mattarello, ricavare dalla pasta con l'uso di un coltello delle strisce lunghe 28 cm per 3 cm.
Avvolgere ogni striscia ottenuta sui cannelli in acciaio in modo che ad ogni giro la pasta risulti leggermente sovrapposta. Terminare fissando bene con i polpastrelli la pasta di una delle due estremità, che dovrà risultare quindi ben chiusa.
Porre i cannoncini così ottenuti su una teglia rivestita con carta da forno. Sbattere in una terrina l'uovo e spennellare la superficie cospargendo con dello zucchero a velo passato al setaccio.
Mettere in forno a 180° per circa 13'.
Togliere i cannoncini dal forno, farli intiepidire, quindi sfilarli dal cannello ponendoli su un vassoio per farli raffreddare completamente.
Riprendere ora la crema e porla in una siringa, riempire ogni cannoncino con la crema preparata e servire.

Cioccolata
In un tegame versare gli ingredienti solidi e poi il latte, girare  con la frusta anti grumi, amalgamando finchè sfiora il bollore e raggiunge la densità desiderata.
Con il Bimby: versare nel boccale tutti gli ingredienti, cuocere 8' 80° vel.4.
Servire subito calda, a piacere della panna montata.

Pubblicato da Fulvia

Cannoncini fragranti alla Crema & Cioccolata calda

13 novembre 2012

Panini filanti alla Margherita



Mani in pasta per questi freschi e sani Panini filanti alla Margherita dal sapore mediterraneo, da proporre come antipasto, per arricchire un buffet in occasioni speciali o per aprire un menu gustoso e colorato.


Il pane, alimento simbolo della nostra cultura, bastano pochi ingredienti: la farina, l'acqua, il lievito e un pizzico di zucchero, malto, sale per ottenere il fenomeno fisico-chimico della lievitazione, che consente alla pasta di raddoppiare il proprio volume. I microrganismi contenuti nel lievito si nutrono degli zuccheri derivati dall'amido della farina e producono anidride carbonica, gas che rimane intrappolato nella rete glutinica della farina, con il conseguente aumento del volume dell'impasto. Da rispettare i tempi variabili della lievitazione per consentire ai microrganismi di lavorare per ottenere una migliore pasta lievita. 

Panini alla Margherita

Ingredienti

Per la pasta:
270 ml di acqua
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di malto
25 g di lievito di birra
500 g di farina di forza
10 g di sale
40 ml di olio extravergine d'oliva
Per farcire:
5 pomodori, maturi e sodi
250 g di mozzarella, a dadini
8 foglie di basilico, lavate
40 ml di olio extravergine
sale q.b.

Preparazione

Fare  la pasta. Versare nel boccale acqua, zucchero, malto e lievito: 20'' vel. 2. Unire farina, sale e olio: 3' vel. Spiga. Mettere l'impasto in una ciotola, coprire con pellicola e fare lievitare (a circa 25%) per 1 ora.
Sul piano infarinato, dividere la pasta in 8 panini larghi 6 cm. Sistemarli sulla placca del forno ricoperta di carta da forno e coprire con la pellicola. Far lievitare 30'.
Togliere la pellicola e cuocere in forno caldo statico a 180° per circa 30-40 minuti. Sfornare e fare intiepidire.
Intanto privare della buccia e dei semi i pomodori, tagliarli a grossi dadini e metterli a scolare 10'.
Versare in una ciotola i dadi di pomodoro, la mozzarella a dadini e le foglie di basilico spezzettate; condire con 20 g di olio e sale.
Tagliare la calotta dei panini, eliminare l'eventuale mollica all'interno e farcirli con il composto di pomodoro; richiuderli con le calotte e spennellarli con l'olio rimasto.
Passare i panini in forno caldo a 200% per circa 8-10 minuti. Servire caldi.


* * *

Un ringraziamento al blog I Cuochi di Lucullo di Dana et Dana per aver conferito a Cuore di Sedano Blog 2 premi: un secondo premio "Dardos" e Grazie a Te. Premi e pensiero gentile estesi per mancanza di tempo con piacere a tutti i lettori amici blogger




Pubblicato da Fulvia

Panini filanti alla Margherita

10 novembre 2012

Super Budino alla Menta Sprint



Freschezza leggera e digestiva per intenditori, il Budino alla Menta semplicissimo dolce al cucchiaio veloce, da preparare in casa per profumare e rendere luminosa al meglio la giornata. Basilari, pochi sani ingredienti con l'aggiunta di un ottimo sciroppo di menta al naturale, dopo qualche ora di riposo al fresco è subito pronto da gustare. Delicato dessert di fine pasto servito nella trasparenza del vetro, una dolce e forte carica di colore dalle proprietà benefiche. 



Budino alla Menta

Ingredienti

350 ml di latte intero
100 g di zucchero
4 tuorli
200 ml di panna
4,5 fogli di gelatina 
da 2 g l'uno
2 cucchiai di sciroppo alla menta
1 ciuffo di menta fresca più quelli per decorare

Preparazione

Mettere la gelatina in acqua fredda per ammollare per una ventina di minuti. 
In una casseruola versare il latte, la panna e le foglie di menta portando a ebollizione su fuoco moderato.
Togliere il composto dal fuoco, quindi filtrando il tutto eliminare le foglie di menta, aggiungere lo sciroppo e la colla di pesce ben strizzata lasciando intiepidire per almeno un quarto d'ora.
A parte, sbattere i tuorli con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche fino a quando risulteranno gonfi, spumosi e quasi bianchi.
Versare a filo il latte tiepido nel composto montato delicatamente amalgamando con un cucchiaio di legno.
Trasferire la preparazione in comodi stampini monoporzione o stampo unico con pareti scanalate, mettere in frigo a rassodare per almeno 4 ore.
Un consiglio: usando un stampo unico, prima di capovolgere, immergere in acqua calda per qualche istante.
Servire decorando la superficie con qualche foglia di menta, in alternativa scaglie di cioccolato fondente.
Risultato finale: un composto di budino fermo e non colloso. 

Pubblicato da Fulvia

Super Budino alla Menta Sprint

6 novembre 2012

Azzurro Mare in Bucatini al sugo di Tonno



Al meglio l'azzurro del mare rappresentato in un piatto di Bucatini al sugo di tonno semplice, senza l'aggiunta di altro per mantenere intatto tutto il sapore di mare. Quasi per magia, per un attimo, assaporando il gusto delicato del pesce e allo stesso tempo deciso del tonno, un trasporto misto a un'immagine porta al largo, dove il chiaro colore del cielo si riflette sul livello delle acque, una brillantezza tale da rendere i riflessi dei raggi traslucidi da abbagliare quasi la vista. Spettatori a tavola di un incanto, un meraviglioso spettacolo tonificante al naturale, fa da specchio la superficie limpida mentre nei fondali piccoli pesci si muovono a schiere come arcobaleni coloratissimi e l'ultimo delizioso boccone.




Sia i pesci di acqua salata che dolce sono considerati dai nutrizionisti importanti tanto da suggerirne il consumo di almeno due porzioni settimanali. L'importanza deriva dal fatto che il pesce fornisce una buona quantità di proteine complete di tutti gli amminoacidi essenziali, che l'organismo non è in grado di fabbricarsi da solo e inoltre molto digeribili per la scarsa presenza di tessuto connettivo. Il tonno, appartiene ai pesci semigrassi (percentuale fra il 3 e il 10%), la qualità dei grassi sono più simili a quelli vegetali e caratterizzati dalla presenza di composti "insaturi" con la funzione di proteggere il cuore e le arterie, in particolare gli Omega 3 e lo scarso contenuto di colesterolo. Il pesce è ancora ricco di minerali come il selenio, il fosforo, il fluoro e soprattutto lo iodio scarso in altri alimenti e indispensabile per il buon funzionamento della tiroide. Infine, questo alimento apporta una discreta quantità di vitamine: A ed E nei pesci semigrassi e alcune del complesso B.


Bucatini al sugo di tonno

INGREDIENTI

320 g di bucatini
1 mazzolino di prezzemolo
foglie basilico
cipolla
40 g di olio extravergine d'oliva
4 acciughe sott'olio
450 g di polpa di pomodoro
tonno in vetro Asdomar
sale q.b.

Preparazione


Mettere in una padella insieme all'olio la cipolla, le acciughe e rosolare ( con il bimby: 3' 100° vel. 3).
Aggiungere la polpa di pomodoro, sale, basilico e cuocere 10' (con il bimby 10' 100° vel.1. tenendo il misurino inclinato).
Unire il tonno spezzettato, il prezzemolo tritato, il basilico e cuocere qualche minuto (con il bimby 2' 100° vel.1). 
Unire il sugo ai bucatini cotti nel frattempo.

Pubblicato da Fulvia

Azzurro Mare in Bucatini al sugo di Tonno

2 novembre 2012

'A Livella e l'umanità: Antonio De Curtis (Totò)




"Di notte quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano. Sono gli occhi della mia coscienza."


L’Italia è bella in lungo e in largo, la gente e l'orgoglio di farne parte. Tuttavia, la scelta a caso, senza nessun legame, c’è un popolo italiano prediletto, quello dei Napoletani. Genialità artistica e simpatia a parte, una particolarità nel rendere liberi i sentimenti …emozionando. Napoli metropoli del sud, città di vicoli e piazze, dalle infinite bellezze, il Regno di Napoli e il fascino della sua storia. Nei classici e nei moderni, dal teatro, dal cinema e dalla musica, emergono appassionati sentimenti puri, veri, smuovono l'animo; con il suo bel modo di porsi, il "principe" del sorriso, del popolo, del teatro, semplice, Antonio De Curtis mette in risalto la sua arte, le doti di poeta e la grande umanità e sensibilità straordinaria nella sua opera 'A livella, l'uguaglianza dei vivi. Molto conosciuto nella veste di comico e attore cinematografico, nei suoi versi lascia in rilievo la ricchezza umana di Totò.

Una voce giunge da un tempo e ancora, recita con fraterna passione e sentimento, gli occhi meravigliati da bimba seguono i gesti mimici, la bocca, denti bianchissimi, adotta la padronanza dialettale del napoletano, tra simpatici scioglilingua misti al sapore delle sfogliatelle, ancor più sbalordita e festosa ascolta il racconto:

'A livella

Ogn'anno, il due novembre, c'è l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn'anno, puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado, e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio
(Madonna!) si ce penzo, che paura!
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto, statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io, tomo tomo, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del '31".

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele, cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e 'stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata, senza manco un fiore;
pe' segno, sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola, che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo 'stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i 'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura... nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto, che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje: stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato... dormo, o è fantasia?

Ate che fantasia; era 'o Marchese:
c'o' tubbo, 'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'na scopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo... calmo calmo,
dicette a don Gennaro: "Giovanotto!

Da Voi vorrei saper, vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir, per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va, sì, rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava, sì, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso
tra i vostri pari, tra la vostra gente".

"Signor Marchese, nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo, obbj'... 'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti, oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé... piglia 'sta violenza...
'A verità, Marché, mme so' scucciato
'e te senti; e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere... nu ddio?
Ccà dinto, 'o vvuo capi, ca simmo eguale?...
...Muorto si' tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato è tale e qquale".

"Lurido porco!... Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri, nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale... Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella
che staje malato ancora È fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella.

'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo,
suppuorteme vicino - che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie... appartenimmo â morte!". 



Florine Asch: Scorcio Napoli (Acquerello)
L'acquerello è tratto dal volume Mes carnets d'Italie (2000) di Florine Asch, artista francese. Percorrendo  l'Italia, in un moderno grand tour, nel suo itinerario emotivo dando corpo al pensiero, ferma l'attimo di uno scorcio o una piazzetta su un taccuino da viaggio. Disegni originali, veri e propri appunti, veloce, attento e minuzioso nei particolari trionfa il colore lasciando traccia indelebile di racconti personali. 



Pubblicato da Fulvia

'A Livella e l'umanità: Antonio De Curtis (Totò)

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