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30 dicembre 2013

Pane con fichi, noci e anice


La panificazione continua a dare sempre i suoi buoni frutti. Un pane sorprendente, profumato e caldo, i fichi e le noci sono un abbinamento fantastico, l'aggiunta dell'anice conferisce un'aroma delicata che ne esalta il sapore. Un lievitato ben strutturato, dalla crosta molto invitante e la mollica ricca di gusto, da assaporare con il formaggio o semplicemente sulla tavola natalizia crea un bellissimo effetto e ci sta che una meraviglia.


Curiosità
Il fico (Ficus carica) è il frutto di una pianta rustica che si sviluppa in modo spontaneo in tutta l'area del bacino Mediterraneo, rientra negli alimenti da consumare in piena sicurezza, in quanto non ha bisogno di trattamenti chimici per crescere forte e rigoglioso. Apprezzato fin dall'antichità per la sua dolcezza, vistoso per il suo cuore rosso in tutte le nature morte del Seicento in poi, presente pressochè in tutte le regioni italiane, il fico è decisamente il frutto che appartiene alla nostra cultura alimentare. Il suo gusto delicato lo rende infatti adatto ad essere impiegato in torte, dessert, composte, ma anche insalate, piatti freddi o antipasti, soprattutto in abbinamento con formaggi e affettati. I fichi si possono essiccare in casa in maniera semplice, tagliati a metà e posti su cassette coperte da reti a maglie strettissime per protezione dagli insetti, in un luogo caldo e soleggiato durante la giornata. Dal punto di vista nutritivo il fico è ricco di zuccheri, minerali e vitamine, quindi notevolmente energetico, ma al tempo stesso digeribile e quindi indicato nell'alimentazione di anziani, bambini e sportivi. Le varietà sono numerose, sia a buccia verde che nera. I fichi verdi hanno dimensioni variabili e polpa granulosa bianco-rossa, mentre quelli neri hanno la buccia violacea e una succulenta polpa rosso-bruno. Oltre alle pregiate produzioni locali, tra le varietà più diffuse vi è il verde Dottato e il Brogiotto, verde o nero. La loro bontà e dolcezza dipende molto dal grado di maturazione, sono delicati e non si conservano per lungo tempo.


Le noci hanno origine dall'albero Juglans Regia, è tra le specie arboree più robuste: può raggiungere i 30 metri, ha un tronco vigoroso, alto, dritto, coperto da una liscia corteccia grigia, e una chioma maestosa con piccole foglie ovali. La specie è ermafrodita, cioè possiede fiori maschili e femminili. il frutto è una drupa, composta da un involucro carnoso (il mallo verde, che annerisce a maturità) e da due valve legnose che racchiudono il gheriglio, cioè il seme. Diffusa in tutto il mondo, la coltura del noce da frutto ha particolare rilevanza in Italia particolarmente nell'area della Campania, che produce da sola oltre il 70% del prodotto italiano. Il questo ambito viene coltivata la noce di Sorrento che dà origine a frutti di media diffusione e buona qualità organolettica. Dalla Sorrento deriva la Malizia, di calibro superiore e ottimo gusto. Altre cultivar reperibili sul mercato sono: la francese Franquette, le californiane Hartley e Chandler. la raccolta è generalmente meccanizzata mediante l'usa di squotitori, a volte con l'ausilio di pertiche, su reti appositamente distese sotto gli alberi. Prima di essere posti a commercio i frutti sono sottoposti a: smallatura, per evitare l'annerimento del guscio; lavaggio, per eliminare ogni residuo del mallo; imbiancatura, con anidride solforosa; essiccazione graduale, con macchinari allo scopo di abbassare l'umidità; calibratura, divisione in base alla dimensione e confezionamento. Le noci sono un ingrediente utilizzato per dare un tocco piacevolmente amarognolo a dolci, pani, insalate, salse, ripieni e pesti per la pasta. si conservano meglio nel loro guscio ben chiuso, in un luogo asciutto, buio e fresco, ma non in frigorifero. Da evitare le noci vendute già sgusciate.



Pane con fichi, noci e anice

Ingredienti per 1 pane piccolo:
3 fichi secchi a pezzetti
2 g di anice stellato in polvere
20 g di farina di segale scura
11,5 g di Lievito madre essiccato Molino Rossetto
3 g di sale
130 g di acqua calda

PREPARAZIONE
1. In una ciotola (più piccola) setacciare e mescolare le farine.
2. In un'altra ciotola (più grande), versare l'acqua e unire il lievito.
3. Unire gli ingredienti secchi, i fichi, le noci e l'anice a quelli umidi. Mescolare con un cucchiaio di legno e poi con le mani fino a formare un impasto, aggiungendo il sale.
4. Coprire con la ciotola che conteneva gli ingredienti secchi e fare riposare 10 minuti.
5. Dopo 10 minuti, lasciando l'impasto nella ciotola, iniziare a fare le pieghe tirando un pezzo di impasto di lato premendolo al centro. Girare leggermente la ciotola e ripetere l'operazione con un'altra porzione d'impasto. Ripetere per altre 8 volte. L'intero processo dovrebbe richiedere circa 10 secondi e l'impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
6. Coprire di nuovo la ciotola e fare riposare per 10 minuti.
7. Ripetere due volte le fasi 5 e 6, poi ancora la 5. Coprire la ciotola e fare lievitare 1 ora.
8. Spolverare di farina un piano di lavoro e trasferire l'impasto.
9. Formare un disco liscio.
10. Foderare un cestino per la lievitazione o uno scolapasta con un canovaccio pulito. Spolverare generosamente di farina e metterci sopra l'impasto.
11. Spolverare di farina l'impasto.
12. Fare lievitare finchè non raddoppia di volume.
13. Accendere il forno  240°C. Scaldare una teglia sul fondo del forno (se il forno è grande). Riempire d'acqua una tazza e mettere da parte.
14. Quando l'impasto sarà raddoppiato di volume, rovesciare il cestino sulla teglia.
15. Sfilare con delicatezza il canovaccio.
16. Prendere un paio di forbici da cucina e fare dei tagli sulla superficie del pane praticando un disegno circolare.
17. Infornare il pane sulla teglia. Versare l'acqua nella teglia e abbassare la temperatura a 220°C.
18. Cuocere per circa 30 minuti o finchè è ben dorato.
19. Per controllare se è ben cotto, rovesciare e dare dei colpetti sul fondo. dovrebbe suonare vuoto.
20. Se non è pronto lasciarlo ancora nel forno per qualche minuto. Altrimenti, farlo raffreddare su una griglia.
Nota: la ricetta Ã¨ una rivisitazione del Pane con fichi,noci e anice di Emmanuel Hadjiandreou.


da "Christmas Recipes Collection"

Altre ricette della raccolta:

Pubblicato da Fulvia

Pane con fichi, noci e anice

26 dicembre 2013

Babà al rum farcito con crema chantilly


La bontà racchiusa dentro un classico e raffinato Babà al rum farcito con crema chantilly, dalla piacevole consistenza spugnosa e valida alternativa alle delizie mignon. Un dolce ricco di tentazione molto apprezzato in ogni occasione, l'aroma del liquore esalta al meglio il sapore delizioso e l'interno cremoso lo rende ancora più gradevole al palato. Irresistibile!


Consigli & Segreti
Per evitare di ottenere un dolce asciutto, irrorare il babà ben freddo con lo sciroppo ottenuto senza alcuna esitazione!


Babà al rum farcito con crema chantilly 

Ingredienti per 10 porzioni:
100 g di burro morbido a pezzetti
50 g di zucchero
4 uova intere
12 g di lievito d birra fresco
1 pizzico di sale
50 ml di latte
Per lo sciroppo:
150 g di zucchero semolato
300 g di acqua
200 ml di rum
buccia di limone a piacere
Per spennellare:
Fiordifrutta Albicocche Rigoni di Asiago q.b.


Per la crema chantilly classica:
200 ml di crema di latte (panna fresca) ben fredda
250 ml di latte intero
50 g di zucchero semolato
1 tuorlo d'uovo
aroma di vaniglia
1 pizzico di sale fino
gocce di rum a piacere


PREPARAZIONE
Preparare il babà:
In una planetaria il lievito sciolto nel latte tiepido, la farina e lo zucchero. Unire le uova uno per volta, quando l'impasto tenderà a staccarsi dalle pareti aggiungere il burro e infine il sale continuando sempre ad impastare. Coprire e  fare lievitare fino al raddoppio. Una volta che l'impasto sarà ben lievitato, imburrare e infarinare uno stampo, oppure rivestire con carta da forno e versare l'impasto. Mettere a lievitare di nuovo l'impasto coperto con la pellicola trasparente in un luogo caldo per 40 minuti circa. Cuocere in forno caldo a 200° per 10 minuti e a 180° per 20 minuti circa.
Preparare lo sciroppo:
Versare l'acqua e lo zucchero in una pentola, al bollore lo zucchero sarà sciolto, spegnere il fuoco e aggiungere il rum. Lasciare raffreddare lo sciroppo. Sfornare il babà, tagliarlo in 2 parti per la farcitura ed inzupparlo con lo sciroppo preparato. 
Preparare la crema chantilly:
Montare la panna con uno sbattitore.
Versare il latte in un tegame, unire l'aroma vaniglia e portare ad ebollizione.

A parte sbattere il tuorlo con lo zucchero con le fruste elettriche finchè il composto non risulta ben gonfio, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto incorporare la farina setacciandola, versare il latte a filo sul composto di uova facendolo passare attraverso un colino. Amalgamare bene gli ingredienti e travasare il composto nel tegame utilizzato per il latte a fuoco basso. Mescolare di continuo con un mestolo di legno, fino a quando il composto non si addensa velando il cucchiaio. Togliere dal fuoco e raffreddare la crema coperta da pellicola. Una volta ben fredda amalgamare la panna montata (lasciando un pò di panna da parte per la decorazione), mescolando dal basso verso l'alto, fino al completo assorbimento. Farcire il babà e spennellare con confettura di albicocche diluita con dello sciroppo. Decorare con la panna e giliegie rosse candite.



Esecuzione con il Bimby
Preparare il babà:
1. Sciogliere il lievito nel latte: 10’’ vel. 3.
2. Aggiungere nel boccale le uova, lo zucchero, il burro, frullare: 30’’ vel. 4.
3. Sempre mescolando a vel. 4 aggiungere la farina: 20'' vel. 4 e 20'' vel. 5.
4. Lasciare lievitare il composto nel boccale chiuso per 30 minuti.
5. Reimpastare: 30'' vel. 5 aiutandosi con la spatola.
6. Imburrare e infarinare uno stampo, oppure rivestire con carta da forno e versare l'impasto.
7. Mettere a lievitare di nuovo l'impasto coperto con la pellicola trasparente in un luogo caldo per 40 minuti circa.
8. Cuocere in forno caldo a 200° per 10 minuti e a 180° per 20 minuti circa.
Preparare lo sciroppo:
1. Nel boccale pulito e asciutto versare lo zucchero e l'acqua: 3 min. 70° vel. 4.
2. Aggiungere il rum e lasciare raffreddare lo sciroppo.
3. Sfornare il babà, tagliarlo in 2 parti per la farcitura ed inzupparlo con lo sciroppo preparato.
Preparare la crema chantilly:
1. Posizionare la farfalla nel boccale ben pulito e asciutto.
2. Versare la crema di latte, montare: vel. 3/4 finchè non monta. Togliere e mettere da parte in frigorifero.
4. Senza lavare il boccale, versare il latte e tutti gli altri ingredienti tranne il rum, cuocere: 7 min. 90° vel. 4.
5. A fine cottura aggiungere il rum, amalgamare : 10'' vel. 4.
6. Versare la crema in una ciotola e lasciare raffreddare, quando è ben fredda amalgamare la panna montata (lasciando un pò di panna da parte per la decorazione), mescolando dal basso verso l'alto, fino al completo assorbimento. Farcire il babà e spennellare con confettura di albicocche diluita con dello sciroppo. Decorare con la panna e giliegie rosse candite.


da "Christmas Recipes Collection"

Altre ricette della raccolta:

Pubblicato da Fulvia

Babà al rum farcito con crema chantilly

22 dicembre 2013

Minipudding al cioccolato


I sapori delle feste passano attraverso assaggi di ghiotte delizie, la proposta di un dolce al cucchiaio facile e veloce, graziosissimo e profumato tutto da gustare nel menu della Vigilia, il minipudding al cioccolato, dulcis in fundo perfetto anche per un pranzo o cena. La selezione equilibrata degli ingredienti nella preparazione di un dessert deve essere fatta in modo accurato, un cioccolato di ottima qualità è indispensabile per la buona riuscita della ricetta, ICAM propone una vasta gamma di prodotti, dalla scelta delle materie prime alla lavorazione, per rappresentare al meglio le caratteristiche del Made in Italy.


Alla ricerca dei migliori ingredienti...

"La qualità del Made in Italy"

ICAM, cioccolatieri dal 1946, nasce nell'epoca della giovane industria italiana, che successivamente si svilupperà affermandosi in tutto il mondo. In un periodo ricco di prospettive per l'industria dolciaria, dinamica e creativa, Silvio Agostoni rileva un laboratorio di pasticceria a Morbegno, vicino Lecco, per la produzione di caramelle e dolci. Il primo successo "La Torta Montanina", preparata con pochi ingredienti di fortuna. Il laboratorio diventerà presto una piccola fabbrica per la produzione di cioccolato, un cioccolato di qualità ad un prezzo ragionevole mediante l'autonomia produttiva, acquistando alla fonte la materia prima, in collaborazione con costruttori di macchinari di impianti di produzione, con una rete distributiva innovativa direttamente al dettaglio. L'azienda in continua evoluzione passa alla produzione di cioccolato e semilavorati del cacao, ed è attualmente riconosciuta a livello nazionale e internazionale come una delle più autorevoli realtà operanti nel mondo del cioccolato.


La scelta ideale...
Gocce di cioccolato fondente ICAM Cioco Pasticceriapiccole pepite di amabile cioccolato fondente, ideali da abbinare ad altri ingredienti nella preparazione di torte o biscotti. Mantengono inalterata la loro struttura anche dopo la cottura in forno. Prodotto ideale per la preparazione di torte, muffin o biscotti da cuocere in forno, ma anche per la guarnitura di dessert freddi come ad esempio Tiramisù o Semifreddi al gelato.
Cacao amaro fondente ICAM Cioco Pasticceriapolvere di cacao dal colore rosso-marrone intenso, caratterizzata da un persistente profumo. Prodotto ideale per la preparazione di dolci e gelati, nonché per la guarnitura di dessert come ad esempio Tiramisù, torte, tartufi al cioccolato, etc.
Cioccolato finissimo al latte ICAM Cioco Pasticceriacioccolato al latte particolarmente scioglievole e cremoso, con dolci note di caramello unite ad una piacevole sensazione di latte. Ideale da sciogliere per realizzare cioccolatini, per guarnire torte o per completare altre preparazioni con una squisita copertura di cioccolato latte, dall’effetto lucido.
Ricette senza glutine.



Prova una variante!
Un'alternativa golosa per arricchire il dolce con una nota più aromatica, consiste nell'aggiungere all'impasto 40 g di arancia candita a cubetti insieme alle gocce di cioccolato.  


Minipudding al cioccolato

Ingredienti per 5 persone:
2 uova (da 60 g)
100 g di zucchero 
25 g di cacao amaro fondente ICAM Cioco Pasticceria
100 g di farina 00
80 g di burro + q.b. per imburrare
1 cucchiaino di lievito in polvere vanigliato
1000 di acqua per la cottura a vapore
Per guarnire:
zucchero a velo vanigliato
granella di nocciole tostate

Accessori utili: 5 stampini in alluminio monoporzione, carta alluminio  


PREPARAZIONE
1. In una ciotola mettere uova, zucchero, farina, cacao e burro a pezzi  e mescolare.
2. Aggiungere il lievito in polvere e lavorare ancora con un mestolo o frusta.
3. Unire poi le gocce di cioccolato.
4. Imburrare 5 stampini monoporzione in alluminio e versarvi l'impasto avendo cura di riempirli per circa 2/3, in modo da lasciar spazio per crescere in cottura.
5. Coprirli uno a uno con carta alluminio.
6. Riempire la pentola con l'acqua. Posizionare gli stampini cestello del vapore, chiudere con il coperchio e cuocere 45 minuti circa.
7. Sformare i pudding su un piatto e decorarli con una spruzzata di zucchero a velo, del cioccolato al latte sciolto a bagnomaria e granella di nocciole tostate.
Modalità Bimby:
1. Mettere nel boccale uova, zucchero, farina, cacao e burro a pezzi mescolare: 30' vel. 5.
2. Aggiungere il lievito in polvere e mescolare: 20'' antiorario vel. 4.
3. Unire poi le gocce di cioccolato: 30'' antiorario vel. 3.
4. Imburrare 5 stampini momoporzione in alluminio e versarvi l'impasto avendo cura di riempirli per circa 2/3, in modo da lasciar spazio per crescere in cottura.
5. Coprirli uno a uno con carta alluminio.
6. Riempire il boccale con l'acqua. Posizionare gli stampini nel recipiente del Varoma, chiudere con il coperchio e cuocere: 45 min. Varoma vel. 2.

Pubblicato da Fulvia

Minipudding al cioccolato

20 dicembre 2013

Preziose trasparenze cristalline riflesse nello splendore del tempo - Laudemio La Costa Extra Virgin Olive Oil Medaglia d’Oro




Lungo il percorso verso il Castello di Poppiano, si respirano tracce di storia e tratti di presente, tra fantasia e realtà, pensieri intrecciati fluttuano liberi e leggeri, fino a giungere in un punto alto, tra cime di alberi dai rami fitti, dove s'intravedono e padroneggiano le due torri merlate.

                   

Le luci accese a distanza scaldano la mente, sotto la pioggia insistente in un pomeriggio d'autunno, la sensazione rassicurante di giungere in un posto sicuro e al riparo, nell’attesa silente del viaggio l’alternanza di emozioni da conservare e custodire.



Si apre uno scenario pieno di fascino, immersi nella tranquillità di un luogo perfetto per raccontare una storia di amore per la terra, mentre risalta agli occhi la bellezza dei gioielli veri e preziosi della natura, fino a superare ogni confine.


La magica cornice dall'incantevole maestosità dei paesaggi suggestivi, ancora una volta ci porta alla scoperta dell'autentica bontà dell'olio extravergine di oliva Laudemio, attraverso il proseguimento del Laudemio Blog Tour, con la visita al frantoio dell'Azienda Conte Ferdinando Guicciardini, Montespertoli, nella zona collinare fra Firenze e Siena, in occasione delle fasi di Raccolta e Frangitura, per conoscere la produzione dell'olio buono.



Il cordiale benvenuto da parte della signora Annamaria (Titti) Guicciardini, supervisore al settore oleario, che a ritroso nel tempo illustra le origini antiche del Castello di Poppiano. La costruzione medioevale risale all'anno Mille, dal 1199 è proprietà della famiglia Guicciardini, nacque come fortezza e difesa di Firenze e centro di attività agricola, comprende all'interno il frantoio, nel 1700 in seguito ad una ristrutturazione venne aggiunta alle mura la villa. Il Castello di Poppiano ha avuto da sempre una tradizione di olio e di vino, tramandata da tante generazioni, ripercorrendo un pò di storia, personalità di spicco della casata fu lo Storico Francesco Guicciardini, in questo luogo inizia a scrivere la sua nota opera la "Historia d'Italia". Le lettere di Isabella Sacchetti (cognata di Francesco) confermano parte dell'attività agricola della Fattoria nel Rinascimento. 
La produzione olearia del Castello di Poppiano comprende l'olio Laudemio, l'eccellenza di un prodotto ottenuto dalla raccolta precoce, selezionando le olive delle migliori olivete dell'Antico Podere "La Costa"


                           
Nel periodo della fine della "mezzadria", a partire dagli anni 60, è stato attuato un cambiamento della forma di conduzione agricola tradizionale, con una trasformazione della fattoria basata su una produzione specializzata, coniugando sempre la produzione dell'olio a quella dei vini, con spirito di rinnovamento mantenendo sempre la tradizione. In seguito alla disastrosa gelata del 1985, segue un periodo particolarmente impegnativo con la riproduzione per talea nelle serre delle piante danneggiate, si ripartiva con l'idea di riorganizzare l'oliveta, essendo parte integrante delle fattorie della Toscana. 
La varietà principale delle olive è il Frantoio, altre varietà sono il Moraiolo, il Leccino e Pendolino, in 40 ettari di oliveta con 22.000 piante. La raccolta avviene mediante un sistema meccanico che non nuoce all'albero, afferrando la pianta dal fusto, una vibrazione stacca le olive, la caduta perpendicolare permette di raccoglierle completamente integre, con un vantaggio dal punto di vista qualitativo, anche se il processo comprende una piccola perdita per quelle rimaste sulla pianta. 


Continua l'interessante excursus sulla produzione dell'olio con il direttore tecnico Paolo Bartalucci, sviluppando un discorso dettagliato sulle varie fasi di frangitura. Il frantoio situato nel cortile, è stato soggetto ad ammodernamento nel corso del tempo, l'esperienza e la conoscenza delle tecniche specifiche, i tempi di gestione della lavorazione e le temperature sono fondamentali per determinare l'alta qualità dell'olio.

             

La raccolta delle olive si effettua in tempi molto rapidi per riuscire ad ottenere una qualità alta dell'olio, con la lavorazione al frantoio immediata e rigorosamente nell'arco delle 24 ore, prima che l'oliva fermenti. Un passaggio dal defogliatore alla lavatrice permette di eliminare le impurità, segue l'ottimizzazione del tipo di frangitura, attraverso griglie e regolandone la velocità. Le olive ridotte in pasta passano nella gramolatrice, una vasca lunga e stretta con un'asse centrale dalle lame impastatrici in rotazione continua, l'assenza di aria impedisce l'ossidazione.

                                
Dalla gramola la pasta passa in una centrifuga, il decanter con il compito di scartare la sansa che verrà distribuita nei campi, infine arriva al separatore che divide l'acqua dall'olio. L'estrazione a freddo dell'olio prevede una temperatura di 23° in ogni caso che non superi i 27°. L'olio estratto, attraverso dei filtri di cotone, viene pulito dalle impurità rimanenti prima della conservazione nei contenitori di acciaio inox e in seguito imbottigliato. 


In una sala del Castello di Poppiano, la gentile signora Annamaria Guicciardini guida con semplici regole l’analisi sensoriale e degustazione dell’olio nuovo, nonchè momento di piacevole conversazione. Un antico tavolo rotondo, posto al centro della stanza ci attende per la degustazione, imbandito di pane come accompagnamento all’assaggio e mele per la pulizia della bocca. Si procede versando una piccola quantità di olio extravergine nel bicchiere, agitandolo leggermente e disponendolo contro luce per valutare la fluidità.

    

Prima della fase olfattiva per esaltare al meglio le componenti aromatiche, scaldare l’olio contenuto nel bicchiere con il palmo di una mano e chiudere con l’altro palmo della mano il bicchiere per trattenere i profumi. Nel momento in cui verrà scoperto il bicchiere accostarlo alle narici per sentire la componente olfattiva dell’olio, le sfumature degli aromi e l’intensità. La percezione del gusto si ha con l’assaggio, per distinguere il sapore sorseggiando una piccola quantità e distribuirla in tutta la bocca, aspirando aria per meglio definire le percezioni olfattive e valutare bene quelle gustative conservandone le sensazioni. L'olio nuovo, ricco di polifenoli, presenta un profumo di pianta e un colore verde brillante con riflessi smeraldo, dal sapore fruttato intenso e piccante.


La visita si conclude con un giro interessante attraverso le antiche mura, in compagnia di Gabriele Farolfi, dello sviluppo commerciale dell'azienda. Il Castello di Poppiano custodisce nei sotterranei botti di vini pregiati, il Chianti Colli Fiorentini DOCG, i Rossi IGT, i Bianchi IGT e il Vinsanto. 


Nella torre principale del Castello di Poppiano la "Vinsantaia" di antichi carati e barili di castagno di rovere caratteristica per il fascino particolare.  

               

Un ringraziamento speciale ai collaboratori dell'Azienda Conte Ferdinando Guicciardini per la disponibilità e l'ospitalità.

 Special Thanks! 
 Progetti di vita digitale


Tagliatelle terra e mare al profumo di Laudemio

Le tagliatelle alle noci al sugo di cozze rappresentano una proposta gustosa di una pasta fresca all'uovo particolarmente squisita a base di frutta secca, che si arricchisce di sapori intensi coniugando il sapore della terra e del mare. Un primo piatto ben equilibrato, molto saporito e leggermente piccante, per esaltare il profumo dell'olio extravergine di oliva Laudemio La Costa, deliziando il palato nelle occasioni speciali.


Prova una variante!
Un'alternativa colorata consiste nell'aggiungere dello zafferano in polvere durante la cottura delle tagliatelle.


Tagliatelle alle noci al sugo di cozze 

Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
50 g di noci sgusciate, gherigli
300 g di farina, tipo 0
3 uova fresche (da 60 g)
Per il sugo:
1 kg di cozze pulite
300 g di passata di pomodoro 
10 pomodorini di Pachino
acqua filtrata delle cozze q.b.
20 ml di vino bianco secco
cipolla tritata
aglio in granuli
1 mazzetto di prezzemolo fresco tritato
1 peperoncino a piacere
sale e pepe q.b.

               
PROCEDIMENTO
Preparare la pasta:
Tritare i gherigli di noce. In una terrina aggiungere alle noci, la farina e le uova, impastare amalgamando bene il composto. Avvolgere la pasta nella pellicola trasparente e lasciare a riposo per 15 minuti circa. stendere delle strisce sottili di pasta con l'apposita macchinetta, poi tagliare le tagliatelle e farle asciugare.
Preparare il sugo:
Lavare bene le cozze sotto l'acqua corrente e pulirle dalle impurità. In un tegame coperto con un coperchio, aprire le cozze o fuoco vivo per qualche minuto, finchè i gusci non saranno aperti. Scolare le cozze e filtrare il liquido in una ciotola. Sgusciare le cozze, tenendone qualcuna con il guscio per la decorazione del piatto.
In un tegame soffriggere gli aromi e il prezzemolo nell'olio per qualche minuto, aggiungere le cozze per insaporire, sfumare con il vino e poi unire la passata di pomodoro con qualche pomodorino tagliato a metà. Fare cuocere il sugo con il coperchio a fuoco lento, aggiungendo poco alla volta il liquido di cottura delle cozze, assaggiare di sale e pepare, cuocere per 20 minuti circa. Nel frattempo cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle e condirle direttamente nella pentola con il sugo preparato, un filo di olio Laudemio La Costa e una spolverata di prezzemolo. Servire subito decorando il piatto con qualche cozza nel guscio.  

Pubblicato da Fulvia

Preziose trasparenze cristalline riflesse nello splendore del tempo - Laudemio La Costa Extra Virgin Olive Oil Medaglia d’Oro

17 dicembre 2013

Zuppa inglese con ciliegie spiritose


Delicata, morbida e raffinata, semplice nell'esecuzione, la zuppa inglese con ciliegie spiritose, rappresenta il dessert per eccellenza. Un dolce al cucchiaio elegante, grande classico scenografico e accattivante, come conclusione perfetta per un pranzo o una cena importante, una proposta da servire riscoprendo il piacere del colore e del sapore, che consoliderà con fantasia il sicuro successo.


Curiosità
I dolci al cucchiaio comprendono tutti quei dessert caratterizzati da una consistenza morbida e delicata, che non richiedono l'uso di forchetta o coltello per la degustazione. Rientrano in questa categoria (oltre a semifreddi, gelatine e budini): bavaresi, dal francese bavarois, la ricetta base realizzata con crema inglese, panna montata e gelatina, può essere arricchita con numerose sfiziose varianti; mousse, emulsioni soffici e leggere di facile realizzazione; creme, classici della pasticceria e basi per molte preparazioni e dessert; cheesecakes, torte al formaggio americane, preparate con una base di biscotti secchi e burro e una crema al formaggio cremoso o con ricotta; zuccotti, la ricetta è di origine toscana, ma diffusa in tutta Italia, dolce dalla caratteristica forma a cupola si presta a molte varianti creative. 


Sapevate che...
La Frutta Sfiziosa è la deliziosa frutta sotto spirito che preserva il gusto raffinato di uno dei prodotti di maggior successo di Toschi, con una nota alcolica più leggera (solo 12 gradi). Ideale come delicato dopo pasto, si abbina perfettamente a gelati, dolci, cioccolato e semifreddi, e può essere il tocco in più per rendere speciale gli arrosti. La ciliegia è diventata spiritosa nel 1945, quando i fratelli Toschi decisero di portare sul mercato italiano e internazionale un prodotto della tradizione locale. Un particolare processo produttivo consente al frutto di mantenere tutte le sue qualità e il suo gusto. 


Zuppa inglese con ciliegie spiritose

Ingredienti per 8 persone:
100 g di cioccolato fondente a pezzi
40 ciliegie spiritose Toschi Vignola
750 g di latte intero
5 tuorli
90 g di farina
100 g di zucchero
1 bustina di vanillina
100 g di savoiardi
150 g di liquore anisetta o Sassolino
150 g di Alchermes rosso
Accessori utili: 1 stampo a forma di cono

PREPARAZIONE
1. Mettere il cioccolato fondente a pezzi in un mixer e tritare. Tenere da parte.
2. Snocciolare le ciliegie.
3. Per la crema: portare al bollore sul fuoco il latte, la vaniglia e metà zucchero. Nel frattempo fare una pastella con la farina, lo zucchero e i tuorli e mescolare fino a ottenere un composto liscio. Quando il latte arriva al bollore, versarlo sulla pastella e portare a ebollizione, mescolando velocemente finchè la crema non si rapprende.
4. A fine cottura mettere metà della crema in una ciotola e tenere da parte.
5. Nella parte rimasta nel pentolino, aggiungere il cioccolato tritato e amalgamare bene.
6. Bagnare i savoiardi, metà saranno imbevuti in un tipo di liquore (a piacere allungato con un cucchiaio di acqua) e l'altra metà nell'alchermes.
7. Rivestire il fondo e le pareti dello stampo usando alternativamente i savoiardi di diverso colore.
8. Versare la crema bianca sul fondo dello stampo e distribuire sopra le ciliegie snocciolate.
9. Coprire con uno strato di biscotti sempre imbevuti e alternati con la crema al cioccolato.
10. Coprire il tutto con uno strato di savoiardi imbevuti e alternati,
11. Porre in frigorifero per almeno 5 ore prima di servire.
Modalità Bimby:
1. Mettere il cioccolato fondente a pezzi nel boccale tritare: 5'' vel. 7. Tenere da parte.
2. Snocciolare le ciliegie.
3. Versare nel boccale pulito il latte, i tuorli, la farina, lo zucchero e la bustina di vanillina, cuocere: 8' 90° vel. 4.
4. A fine cottura mettere metà della crema in una ciotola e tenere da parte.
5. Nella parte rimasta nel boccale, aggiungere il cioccolato tritato e amalgamare: 10'' vel. 4.
6. Bagnare i savoiardi, metà saranno imbevuti in un tipo di liquore (a piacere allungato con un cucchiaio di acqua) e l'altra metà nell'alchermes.
7. Rivestire il fondo e le pareti dello stampo usando alternativamente i savoiardi di diverso colore.
8. Versare la crema bianca sul fondo dello stampo e distribuire sopra le ciliegie snocciolate.
9. Coprire con uno strato di biscotti sempre imbevuti e alternati con la crema al cioccolato.
10. Coprire il tutto con uno strato di savoiardi imbevuti e alternati,
11. Porre in frigorifero per almeno 5 ore prima di servire.























Pubblicato da Fulvia

Zuppa inglese con ciliegie spiritose

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