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29 aprile 2012

Canestrelli: i 4 sensi della vita Oriana Fallaci

  
"La vita ha 4 sensi: amare, soffrire, lottare e vincere.
Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince.
Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre."


Vorrei dire grazie a Oriana Fallaci per tutto ciò che ha lasciato al mondo, ma se dovessi farlo non basterebbe una vita per esprimere la riconoscenza, le direi grazie, poi grazie, ancora grazie. La sua scrittura, le sue parole, pensieri e riflessioni seguono sempre logiche, un nesso tra i contenuti, un riprendere e confluire i concetti per svilupparne altri in maniera lineare e chiara, la perfezione della scrittura in una persona straordinaria, la superiorità in una mente insostituibile, chi non vorrebbe assomigliarle, ma Oriana è lei ed è solo lei. Confidenzialmente le direi... Felice della tua esistenza! Oriana Fallaci, fiorentina (1929-2006), visse due patrie Firenze e New York, scrittrice e giornalista, prima donna italiana inviata speciale al fronte, grinta e coraggio nella sua professione, laurea ad honorem in Letteratura presso il Columbia College of Chicago. Autrice anticonformista e mai démodé, apprezzata e riconosciuta come più letta e amata in tutto il mondo, libri, articoli, interviste, rassegne stampa, la sua vita e la passione per la scrittura: "Inizio a lavorare presto la mattina (otto, otto e mezza) e vado avanti fino alle sei o sette di sera senza interruzione, senza mangiare e senza riposare. Fumo più del solito, il che significa circa cinquanta sigarette al giorno. Dormo male la notte. Non vedo nessuno. Non rispondo al telefono. Non vado da nessuna parte. Ignoro le domeniche, le feste, il Natale, il Capodanno. Divento isterica in altre parole e infelice e colpevole se non produco molto. A proposito, sono una scrittrice molto lenta. E riscrivo ossessivamente. Quindi mi ammalo e divento brutta, perdo peso e divento più rugosa."



Nel breve romanzo Lettera a un bambino mai nato (1975), diverse e opposte interpretazioni e chiavi di lettura, breve solo per il numero delle pagine, ma un capolavoro ricco di sostanza, considerando le prime righe si nota lo stampo di una grande scrittrice, o 'scrittore' come preferiva essere chiamata, lo stato d'animo puro della persona, prima di tutto un individuo dovrebbe essere persona. Un monologo, un parlare con se stessa rivolgendosi agli altri e aprendo un dialogo tra lei ed il lettore. L'effetto è di un libro parlato, ascoltato dalla dolce voce di una simpatica quindicenne sorridente prende e rafforza il significato. Diversi aspetti si possono cogliere, a seconda degli aspetti rivolgendosi a un sesso o l'altro, a entrambe. Tra i diversi: l'identità di genere. La protagonista del romanzo, una donna del nostro tempo s'interroga sul senso di una nuova vita che nasce, ricorre alla prima e naturale forma di classificazione che gli uomini conoscono: il nuovo nato sarà maschio o femmina? Che cosa lo aspetta nell'uno o nell'altro caso? Dalla distinzione tra i generi la costituzione dell'identità personale d'individuo, la differenza dei rispettivi ruoli data da un complesso di fattori biologici, psicologici, sociali e culturali.
***
"Sarai un uomo o una donna? Vorrei che tu fossi una donna. Vorrei che tu un giorno provassi ciò che provo io: non sono affatto daccordo con la mia mamma la quale pensa che nascere donna sia una disgrazia... Lo so: il nostro è un mondo fabbricato dagli uomini per gli uomini, la loro dittatura è così antica che si estende perfino al linguaggio. Si dice uomo per dire uomo e donna, si dice bambino per dire bambino e bambina, si dice figlio per dire figlio e figlia, si dice omicidio per indicare l'assassinio di un uomo e di una donna..."
"Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna...Infine avrai da batterti per dimostrare che dietro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un'intelligenza che chiede di essere ascoltata. Essere mamma non è un mestiere. E' solo un diritto tra i tanti diritti. Faticherai tanto ad urlarlo. E spesso, quasi sempre perderai. Ma non dovrai scoraggiarti. Battersi è molto più bello che vincere, viaggiare è molto più divertente che arrivare: quando sei arrivato o hai vinto, avverti un gran vuoto. E per superare quel vuoto devi metterti in viaggio di nuovo, crearti nuovi scopi. " 
   *
Essere donna è così affascinante.
È un’avventura che richiede un tale coraggio,
una sfida che non annoia mai.
*

"Ma se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso. E forse di più perchè ti saranno risparmiate tante umiliazioni, tante servitù, tanti abusi...Naturalmente, ti toccheranno altre schiavitù, altre ingiustizie: neanche per un uomo la vita è facile sai. Poichè avrai i muscoli più saldi, ti chiederanno di portare fardelli più pesanti, ti imporrano arbitrarie responsabilità. Poichè avrai la barba, rideranno se tu piangi e persino se hai bisogno di tenerezza. Eppure, o proprio per questo, essere un uomo sarà un’avventura meravigliosa: un’impresa che non ti deluderà mai. Almeno lo spero perchè, se nascerai uomo, spero che sarai un uomo come io l'ho sempre sognato: dolce con i deboli, feroce con i potenti, generoso con chi ti vuol bene, spietato con chi ti comanda...Essere un uomo significa essere una persona."


"...penso che mi dispiacerebbe non essere nata perchè nulla è peggiore del nulla."

"L’amo con passione la vita, mi spiego? Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere: il regalo dei regali. Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso, a volte doloroso."

CANESTRELLI 
I Canestrelli sono dolci biscotti frollini artigianali a forma di piccole margherite, dalla consistenza molto friabile, che gli conferisce un delicatissimo sapore.


Tipici in diverse zone dell'Italia, caratterizzati dalle diverse varianti nella realizzazione della ricetta della frolla. La ricetta proposta è quella che di più incuriosisce per la novità, consiste nell'utilizzo del tuorlo sodo nell'impasto e l'impiego di ingredienti semplici. I canestrelli sono ottimi da gustare in ogni momento della giornata e adatti ad ogni tipo di occasione. La loro profumazione data dall'uso a piacere di un'aroma, in questo caso la vanillina rigorosamente in fiala, li rende ancora più gradevoli al palato.


RICETTA
Ingredienti: 150 g di farina 00, 100 g di fecola di patate, 3 tuorli sodi, 75 g di zucchero a velo, 150 g di burro, aroma di vanillina in fiala, un pizzico di sale.
Preparazione: per prima cosa rassodare le uova per 8' in acqua bollente. Una volta tiepide, sgusciarle separando i tuorli che verranno utilizzati per l'impasto. Porre tutti gli ingredienti in una planetaria e impastare. Con l'utilizzo del Bimby: polverizzare lo zucchero 15'' vel. 8. Aggiungere gli altri ingredienti 20'' vel. 5. Porre l'impasto, avvolto in una pellicola trasparente in frigo a rassodare. Il tempo può variare da 30', una notte intera o se si dispone di poco tempo porlo nel freezer per 10'. Stendere la pasta e ricavare con l'apposito stampino le margheritine, spessore un 1 cm d'altezza. Sistemare su una placca con carta forno e cuocere nel forno statico a 170°-180° per 20', devono rimanere bianchi. Un'accortezza: farli raffreddare bene prima di toccarli altrimenti si sfaldano. Spolverizzarli con dello zucchero a velo.  

Pubblicato da Fulvia

Canestrelli: i 4 sensi della vita Oriana Fallaci

19 aprile 2012

Aroma di agrumi: un omaggio a Cesare Pavese


" Aspettare è ancora un'occupazione. E' non aspettare niente che è terribile".

Chi ama Cesare Pavese, lo ama sin da subito, attira e cattura l’attenzione nell'immediato e per sempre, chi apprezza lo stile unico ed essenziale nell’esprimere i suoi pensieri, attraverso la conoscenza di sè stesso nell’asserire delle sue verità, crude, ma anche per il romanticismo. “Il mestiere di vivere”, un Diario, datato minuziosamente, anche il giorno, il mese e l'anno di ogni pensiero, il diario di un vissuto interrotto, il cammino di un uomo, l'esistenza soffermando i momenti, il viaggio introspettivo, ricco, a tratti sentimentale ed emozionante. Immersi nella lettura del suo Diario, l’effetto cambia da persona a persona. Letto da una donna, visto come l'esperienza di vita di un uomo, molta la curiosità, considerando la sua personalità complessa,  emerge la figura di un individuo forte, l’eleganza, moderna scrittura, mentre si pone domande sull’agire del genere umano e sulla vita, trovando le risposte nel suo profondo sentire. Un uomo estremamente sensibile, appassionano i diversi temi trattati, i concetti, un'accurata analisi su tutto ciò che lo circonda, niente gli sfugge. Un bisogno di comunicare dentro, al prossimo attraverso parole e i pensieri che corrono, scrivere e vivere a pari passo, appunti raccolti raffiorati in attimi "E' bello scrivere perchè riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla". Cessa in un momento stabilito, imboccando la strada ritenuta giusta, una via d’uscita liberatoria dalle sofferenze con un gesto estremo, compiuto da chi è travolto dal turbine della solitudine interiore ed esistenziale per non sprofondare negli abissi.... "Passavo la sera seduto davanti allo specchio per tenermi compagnia". Un cercare e non trovare in terra, merita una corsia preferenziale per raggiungere pace e serenità, diretto il Paradiso in cielo. In ultimo la sua coerenza, deluso dal mondo e dall'amore.... "Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non schiverò più.".  Vivere e poi accettare coraggiosamente, stanco e lucido, come scelta il gesto, già annunciato, di una fine e la sconfitta.
In passato una collocazione sbagliata nella mia mente, la sua figura era stata incentrata solo dal punto di vista politico e tutte le sue vicissitudini a riguardo, l'inadeguatezza nell'insegnamento da parte di chi fa della sua professione uno strumento per inculcare delle proprie ideologie, trascurando la formazione culturale e il cammino individuale degli altri, anche nel tempo, attraverso la semplice conoscenza, ognuno ha un modo personale di pensare, una formazione indipendente.
Pavese, scrittore, si differenzia, non si dimentica, le sue parole restano impresse, s’imprimono nella memoria  e si cercano nel vivere, nel quotidiano si riscontrano. Per cui, non c’è un distacco, è quasi come avvertire una presenza, vivo nell'aria un ritorno dei suoi pensieri che riecheggia nel momento in cui si ha bisogno di un supporto, attraverso i suoi insegnamenti, che derivano da una vita solitaria e tormentata, per superare e nel riuscire a vivere meglio. Una vita da egli ritenuta senza senso e vuota riesce con le sue verità a portare il controllo nelle vite degli altri, consigli e confidenze, la concretezza.... "Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola". Le sue riflessioni autentiche, la sua realtà e quotidianità c’insegna a tal punto da farlo diventare un “compagno confidente, sincero e inseparabile”. Un grande maestro di vita.
Cesare Pavese (1908-1950), colpisce per la sua età, per cui la sua biografia e l'esperienza merita di essere letta con un'attenzione scrupolosa.
Dilungando, alcune citazioni, "Il mestiere di vivere" è da leggere come prescrizione, tenere a portata di mano, conservare e custodire come qualcosa di unico e prezioso, come preziosa è la vita e l'esperienza di un uomo raro.


"Il poetare è una ferita sempre aperta, donde si sfoga la buona salute del corpo".

Alcune citazioni:
"Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi".
"La vita non è ricerca di esperienze, ma di sè stessi".
"Le cose si ottengono quando non si desiderano più".
"La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati".
"La forza dell'indifferenza! - E' quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni di anni".
"Finchè ci sarà qualcuno odiato, sconosciuto, ignorato, nella vita ci sarà qualcosa da fare: avvicinare costui".
"L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere perchè vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso - prigione, malattia, abitudine, stupidità, - si vorrebbe morire".
"Finchè si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo".
"Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere". 
"La vita pratica si svolge nel presente, la contemplativa nel passato. Azione e memoria".
"Il dare è una passione, quasi un vizio. La persona a cui diamo, ci diventa necessaria".
"Amore è desiderio di conoscenza".
"Al mondo non si è mai del tutto soli".
"Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità".
"Religione è incontro di verità e giustizia".
"L'esercizio della memoria è un piacere e un bene perchè implica conoscenza".
"Le lezioni non si danno si prendono".
 "Non si cambia la propria natura".
"Si odiano gli altri perchè si odia se stessi".
"Prima di essere astuti con gli altri, occorre essere astuti con se stessi".
"Ridere smodatamente è un segno di debolezza allo stesso modo che piangere".
"La serietà genera l'ingenuità".
"L'ozio rende lente le ore e veloci gli anni. L'operosità rapide le ore e lenti gli anni".
"Non si desidera di possedere una donna, si desidera possederla noi soli".
"Raccontare le cose incredibili come fossero reali - sistema antico; 
Raccontare le cose reali come fossero incredibili - sistema moderno".
"L'arte di vivere è l'arte di atteggiarsi in modo che le cose e le persone non abbiamo bisogno d'invitarle, ma vengano a noi".
"Si ottiene quel che non si cerca sempre".
"Un sogno lascia sempre un'impressione di grandiosità e assolutezza". 
  
AROMA DI AGRUMI

Limoncello
Ricetta:
1 lt di alcol per liquori 95°
1 kg di zucchero
1 lt di acqua
9 limoni non trattati
Preparazione: Lavare bene i limoni in acqua calda. Togliere sottilmente con un pelapatate la parte gialla delle scorze, evitando di prelevare quella bianca, amara. Porre le scorze e l'alcol in un vaso con coperchio ermetico a macerare per 8 gg. Agitare il composto leggermente di tanto in tanto. Per la preparazione dello sciroppo, versare nel boccale lo zucchero insieme all'acqua, 30' vel. 1, facendolo raffreddare e riposare 12h. Filtrare il tutto e imbottigliare, tenere a riposo per 8 gg prima del consumo. Una buona riuscita consiste nell'accortezza di evitare la parte bianca della buccia.

Pubblicato da Fulvia

Aroma di agrumi: un omaggio a Cesare Pavese

14 aprile 2012

Riso Tropicale


Un piatto spettacolare, leggero e fresco, primaverile ed estivo, nutriente adatto a una buona alimentazione e concilia il relax. Il Riso, alimento fonte di carboidrati e ricco di amido e quindi energia. Il melone fonte di provitamina A gli conferisce un delicato e piacevole gusto, il prosciutto cotto rappresenta il gruppo della carne. Il dolce del melone e il salato del prosciutto danno quel tocco al contrasto rendendolo più gustoso.



Alu siciliana DOC, ispira molte delle mie ricette, con il suo gran bagaglio e la sua esperienza innovativa nel campo culinario, preziosi i suoi consigli.  


RICETTA
Ingredienti per 4 persone:
300 g di riso parboiled
2 meloni
200g di prosciutto cotto
olio extravergine d'oliva q.b.
sale

PREPARAZIONE
Cuocere il riso in abbondante salata 12-15 minuti. Tagliare il melone a cubetti della grandezza desiderata, ma non troppo grandi, tagliare anche il prosciutto. Una volta cotto il riso scolarlo per bene e passarlo sotto l'acqua fredda per bloccare la cottura lasciandolo al dente. In una terrina unire al riso tutti gli altri ingredienti e condire a piacere con l'olio extravergine d'oliva crudo. A piacere sostituire il condimento con della maionese. Servire il riso nelle coppe ricavate dalle metà dei meloni stessi utilizzati.

Pubblicato da Fulvia

Riso Tropicale

1 aprile 2012

Panini classici dolci e semidolci ...da Fratello a Fratello


Classici panini  dolci e semidolci, bianchi e morbidi, un dolce salato, da farcire a seconda dei vostri gusti, ottimi anche semplici, adatti ad ogni tipo di rinfresco, qualsiasi menù, picnic o da gustare nella maniera in cui più piace. Lascio amorevolmente questa ricettina di Pane Benedetto e un saluto affettuoso... A presto.


Che sia una Pasqua di Pace per tutti.



Che il sole di Primavera entri dentro ognuno di noi.



Siamo granelli di sabbia sparsi nel mondo.



Siamo l'Amore e l'Ossigeno che respiriamo. La Vita.


JOHANN STRAUSS II


Johann Strauss Junior, nacque a Neubau il 25 ottobre del 1825, figlio primogenito di Johann Strauss, fu compositore e direttore d'orchestra austriaco, " Re del valzer", una lista di 500 composizioni. Il padre era contrario al desiderio che il figlio seguisse le sue impronte e diventasse musicista, la madre lo appoggio e gli permise di prendere lezioni di violino e di teoria della musica, abbandonò gli studi per dedicarsi alla musica proseguendo la sua formazione musicale. Iniziò la sua carriera come direttore d'orchestra entrando nella storia della musica. Il rapido entusiasmo del pubblico lo rese Trionfale alla conquista dell'Europa, del Mondo in estasi, Universale, diverse onorificenze lo attestano. L'ultimo saluto, "Brüderlein fein, Brüderlein fein einmal muss geschieden sein!"(Piccolo fratellino, piccolo fratellino, un giorno ci dovremo dividere!), a Vienna il 3 giugno del 1899. Documento la brillante serie televisiva The Strauss family (1973). Love Strauss.
 ".......ha mostrato come il mondo può essere bello" Emile Zola. 
 

 PANINI DOLCI E SEMIDOLCI

RICETTA: 500g di farina 00 setacciata, 1 cucchiaino e 1/2 di sale, 90 g di burro morbido, 50 g di zucchero, 1 cubetto di ldb sciolto in 200 ml d'acqua. 
PREPARAZIONE: procedere impastando gli ingredienti come da normale pasta lievita, l'impasto deve risultare morbido al tatto. Con il Bimby tutti gli ingredienti nel boccale 3' Spiga. Porre a lievitare il tutto, per circa 1h finchè avrà raddoppiato il suo volume, in una terrina coperta da pellicola trasparente. Trascorso il tempo utile, sgonfiare la pasta e comporre i panini, schiacciando la pasta tra le dita, il pollice e l'indice. Spennellare sopra ogni panino dell' uovo sbattuto. Porre su una placca rivestita con carta forno a una giusta distanza l'uno dall'altro e lasciare ancora lievitare 10'-20'. Infornare a 220° per 10'-15', dipende dalla loro grandezza. Lo stesso impasto può essere utilizzato per fare dei cornetti, stendere dei triangoli di pasta e farcire a seconda dei gusti con del ripieno dolce o salato.
Un ringraziamento al blog Zukkerando per aver omaggiato il blog di un secondo premio cake blog di qualità. Grazie di cuore. 

Pubblicato da Fulvia

Panini classici dolci e semidolci ...da Fratello a Fratello

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