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21 luglio 2019

Zeppole calabresi


Per la rubrica Sapori d'Italia, la ricetta delle zeppole o "zippuli", prelibatezze di patate tipiche delle tradizioni culinarie calabresi. Una ricetta antica che racchiude antichi sapori e tradizioni appartenenti al passato, da trasmettere di generazioni in generazioni e tramandare nel tempo. Una semplice preparazione di pasta lievitata a base di patate silane, perfetta nelle dosi e garantita per la bontà. Una variante da adattare allo stesso impasto, dette "viecchi" in forma dialettale, consiste nell'aggiungere  un pò di farina in più e farcire piccoli tocchetti con tonno o acciughe racchiudendo a pallina. In particolare, le zeppole si realizzano in Calabria nel periodo natalizio e in estate in occasione delle sagre e feste di paese.


Zeppole calabresi

Ingredienti

1 kg di patate silane lesse e schiacciate
500 g scarsi di farina 
1/2 cubetto di lievito fresco
acqua tiepida q.b. solo per sciogliere il lievito
sale

per friggere, olio di arachide


Procedimento

In una pentola porre le patate e coprirle completamente di acqua. Cuocere circa 30 minuti dalla presa del bollore dell'acqua, controllare la cottura con una forchetta. Una volta pronte, scolare l'acqua di cottura, sbucciare e schiacciare le patate ancora calde. 
In una ciotola mettere la farina setacciata a fontana, unire al centro le patate e iniziare ad amalgamare. Aggiungere il lievito sciolto in pochissima acqua e solo verso la fine il sale, impastare bene il composto. Lasciare lievitare l'impasto spolverizzato di farina fino al raddoppio del volume. 
Trascorso il tempo di lievitazione, su un piano di lavoro infarinato, aiutandosi con un cucchiaio, prelevare delle piccole dosi dell'impasto morbido e formare dei bigoli, da lasciare aperti mediante la sola piegatura a ciampa di cavallo oppure a ciambella.
In una pentola dal bordo alto, iniziare a friggere nell'olio ben caldo le zeppole filate per prime, poche per volta e girandole di tanto in tanto.  Nel momento in cui saranno dorate, scolarle e porle su carta assorbente da cucina. Servire calde anche se sono ottime riscaldate il giorno dopo.




Pubblicato da Fulvia

Zeppole calabresi

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