Per la rubrica Sapori d'Italia, la ricetta delle zeppole o "zippuli", prelibatezze di patate tipiche delle tradizioni culinarie calabresi. Una ricetta antica che racchiude antichi sapori e tradizioni appartenenti al passato, da trasmettere di
generazioni in generazioni e tramandare nel tempo. Una semplice preparazione di pasta lievitata a base di patate silane, perfetta nelle dosi e garantita per la bontà . Una variante da adattare allo stesso impasto, dette "viecchi" in forma dialettale, consiste nell'aggiungere un pò di
farina in più e farcire piccoli tocchetti con
tonno o acciughe racchiudendo a pallina. In particolare, le zeppole si realizzano in Calabria nel periodo natalizio e in estate in occasione delle sagre e feste di paese.
Zeppole calabresi
Ingredienti
1 kg di patate silane lesse e schiacciate
500 g scarsi di farina
1/2 cubetto di lievito fresco
acqua tiepida q.b. solo per sciogliere il lievito
sale
per friggere, olio di arachide
Procedimento
In
una pentola porre le patate e coprirle completamente di acqua. Cuocere
circa 30 minuti dalla presa del bollore dell'acqua, controllare la
cottura con una forchetta. Una volta pronte, scolare l'acqua di cottura,
sbucciare e schiacciare le patate ancora calde.
In
una ciotola mettere la farina setacciata a fontana, unire al centro le
patate e iniziare ad amalgamare. Aggiungere il lievito sciolto in
pochissima acqua e solo verso la fine il sale, impastare bene il
composto. Lasciare lievitare l'impasto spolverizzato di farina fino al
raddoppio del volume.
Trascorso
il tempo di lievitazione, su un piano di lavoro infarinato, aiutandosi
con un cucchiaio, prelevare delle piccole dosi dell'impasto morbido e
formare dei bigoli, da lasciare aperti mediante la sola piegatura a
ciampa di cavallo oppure a ciambella.
In
una pentola dal bordo alto, iniziare a friggere nell'olio ben caldo le
zeppole filate per prime, poche per volta e girandole di tanto in tanto.
Nel momento in cui saranno dorate, scolarle e porle su carta
assorbente da cucina. Servire calde anche se sono ottime riscaldate il
giorno dopo.