Lungo il percorso verso il Castello di Poppiano, si respirano tracce di storia e tratti di presente, tra fantasia e realtĂ , pensieri intrecciati fluttuano liberi e leggeri, fino a giungere in un punto alto, tra cime di alberi dai rami fitti, dove s'intravedono e padroneggiano le due torri merlate.
Le luci accese a distanza scaldano la mente, sotto la pioggia insistente in un pomeriggio d'autunno, la sensazione rassicurante di giungere in un posto sicuro e al riparo, nell’attesa silente del viaggio l’alternanza di emozioni da conservare e custodire.
Si apre uno scenario pieno di fascino, immersi nella tranquillitĂ di un luogo perfetto per raccontare una storia di amore per la terra, mentre risalta agli occhi la bellezza dei gioielli veri e preziosi della natura, fino a superare ogni confine.
La magica cornice dall'incantevole maestositĂ dei paesaggi suggestivi, ancora una volta ci porta alla scoperta dell'autentica bontĂ dell'olio extravergine di oliva Laudemio, attraverso il proseguimento del Laudemio Blog Tour, con la visita al frantoio dell'Azienda Conte Ferdinando Guicciardini, Montespertoli, nella zona collinare fra Firenze e Siena, in occasione delle fasi di Raccolta e Frangitura, per conoscere la produzione dell'olio buono.
Il cordiale benvenuto da parte della signora Annamaria (Titti) Guicciardini, supervisore al settore oleario, che a ritroso nel tempo illustra le origini antiche del Castello di Poppiano. La costruzione medioevale risale all'anno Mille, dal 1199 è proprietĂ della famiglia Guicciardini, nacque come fortezza e difesa di Firenze e centro di attivitĂ agricola, comprende all'interno il frantoio, nel 1700 in seguito ad una ristrutturazione venne aggiunta alle mura la villa. Il Castello di Poppiano ha avuto da sempre una tradizione di olio e di vino, tramandata da tante generazioni, ripercorrendo un pĂ² di storia, personalitĂ di spicco della casata fu lo Storico Francesco Guicciardini, in questo luogo inizia a scrivere la sua nota opera la "Historia d'Italia". Le lettere di Isabella Sacchetti (cognata di Francesco) confermano parte dell'attivitĂ agricola della Fattoria nel Rinascimento.
La produzione olearia del Castello di Poppiano comprende l'olio Laudemio, l'eccellenza di un prodotto ottenuto dalla raccolta precoce, selezionando le olive delle migliori olivete dell'Antico Podere "La Costa".
Nel periodo della fine della "mezzadria", a partire dagli anni 60, è stato attuato un cambiamento della forma di conduzione agricola tradizionale, con una trasformazione della fattoria basata su una produzione specializzata, coniugando sempre la produzione dell'olio a quella dei vini, con spirito di rinnovamento mantenendo sempre la tradizione. In seguito alla disastrosa gelata del 1985, segue un periodo particolarmente impegnativo con la riproduzione per talea nelle serre delle piante danneggiate, si ripartiva con l'idea di riorganizzare l'oliveta, essendo parte integrante delle fattorie della Toscana.
La varietà principale delle olive è il Frantoio, altre varietà sono il Moraiolo, il Leccino e Pendolino, in 40 ettari di oliveta con 22.000 piante. La raccolta avviene mediante un sistema meccanico che non nuoce all'albero, afferrando la pianta dal fusto, una vibrazione stacca le olive, la caduta perpendicolare permette di raccoglierle completamente integre, con un vantaggio dal punto di vista qualitativo, anche se il processo comprende una piccola perdita per quelle rimaste sulla pianta.
La varietà principale delle olive è il Frantoio, altre varietà sono il Moraiolo, il Leccino e Pendolino, in 40 ettari di oliveta con 22.000 piante. La raccolta avviene mediante un sistema meccanico che non nuoce all'albero, afferrando la pianta dal fusto, una vibrazione stacca le olive, la caduta perpendicolare permette di raccoglierle completamente integre, con un vantaggio dal punto di vista qualitativo, anche se il processo comprende una piccola perdita per quelle rimaste sulla pianta.
Continua l'interessante excursus sulla produzione dell'olio con il direttore tecnico Paolo Bartalucci, sviluppando un discorso dettagliato sulle varie fasi di frangitura. Il frantoio situato nel cortile, è stato soggetto ad ammodernamento nel corso del tempo, l'esperienza e la conoscenza delle tecniche specifiche, i tempi di gestione della lavorazione e le temperature sono fondamentali per determinare l'alta qualità dell'olio.
La raccolta delle olive si effettua in tempi molto rapidi per riuscire ad ottenere una qualitĂ alta dell'olio, con la lavorazione al frantoio immediata e rigorosamente nell'arco delle 24 ore, prima che l'oliva fermenti. Un passaggio dal defogliatore alla lavatrice permette di eliminare le impuritĂ , segue l'ottimizzazione del tipo di frangitura, attraverso griglie e regolandone la velocitĂ . Le olive ridotte in pasta passano nella gramolatrice, una vasca lunga e stretta con un'asse centrale dalle lame impastatrici in rotazione continua, l'assenza di aria impedisce l'ossidazione.
Dalla gramola la pasta passa in una centrifuga, il decanter con il compito di scartare la sansa che verrĂ distribuita nei campi, infine arriva al separatore che divide l'acqua dall'olio. L'estrazione a freddo dell'olio prevede una temperatura di 23° in ogni caso che non superi i 27°. L'olio estratto, attraverso dei filtri di cotone, viene pulito dalle impuritĂ rimanenti prima della conservazione nei contenitori di acciaio inox e in seguito imbottigliato.
In una sala del Castello di Poppiano, la gentile signora Annamaria Guicciardini guida con semplici regole l’analisi sensoriale e degustazione dell’olio nuovo, nonchè momento di piacevole conversazione. Un antico tavolo rotondo, posto al centro della stanza ci attende per la degustazione, imbandito di pane come accompagnamento all’assaggio e mele per la pulizia della bocca. Si procede versando una piccola quantitĂ di olio extravergine nel bicchiere, agitandolo leggermente e disponendolo contro luce per valutare la fluiditĂ .
Prima della fase olfattiva per esaltare al meglio le componenti aromatiche, scaldare l’olio contenuto nel bicchiere con il palmo di una mano e chiudere con l’altro palmo della mano il bicchiere per trattenere i profumi. Nel momento in cui verrĂ scoperto il bicchiere accostarlo alle narici per sentire la componente olfattiva dell’olio, le sfumature degli aromi e l’intensitĂ . La percezione del gusto si ha con l’assaggio, per distinguere il sapore sorseggiando una piccola quantitĂ e distribuirla in tutta la bocca, aspirando aria per meglio definire le percezioni olfattive e valutare bene quelle gustative conservandone le sensazioni. L'olio nuovo, ricco di polifenoli, presenta un profumo di pianta e un colore verde brillante con riflessi smeraldo, dal sapore fruttato intenso e piccante.
La visita si conclude con un giro interessante attraverso le antiche mura, in compagnia di Gabriele Farolfi, dello sviluppo commerciale dell'azienda. Il Castello di Poppiano custodisce nei sotterranei botti di vini pregiati, il Chianti Colli Fiorentini DOCG, i Rossi IGT, i Bianchi IGT e il Vinsanto.
Nella torre principale del Castello di Poppiano la "Vinsantaia" di antichi carati e barili di castagno di rovere caratteristica per il fascino particolare.
Un ringraziamento speciale ai collaboratori dell'Azienda Conte Ferdinando Guicciardini per la disponibilitĂ e l'ospitalitĂ .
Special Thanks!
Progetti di vita digitale
Tagliatelle terra e mare al profumo di Laudemio
Le tagliatelle alle noci al sugo di cozze rappresentano una proposta gustosa di una pasta fresca all'uovo particolarmente squisita a base di frutta secca, che si arricchisce di sapori intensi coniugando il sapore della terra e del mare. Un primo piatto ben equilibrato, molto saporito e leggermente piccante, per esaltare il profumo dell'olio extravergine di oliva Laudemio La Costa, deliziando il palato nelle occasioni speciali.
Prova una variante!
Un'alternativa colorata consiste nell'aggiungere dello zafferano in polvere durante la cottura delle tagliatelle.
Tagliatelle alle noci al sugo di cozze
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
50 g di noci sgusciate, gherigli
300 g di farina, tipo 0
3 uova fresche (da 60 g)
Per il sugo:
1 kg di cozze pulite
300 g di passata di pomodoro
10 pomodorini di Pachino
acqua filtrata delle cozze q.b.
20 ml di vino bianco secco
cipolla tritata
aglio in granuli
1 mazzetto di prezzemolo fresco tritato
1 peperoncino a piacere
sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO
Preparare la pasta:
Tritare i gherigli di noce. In una terrina aggiungere alle noci, la farina e le uova, impastare amalgamando bene il composto. Avvolgere la pasta nella pellicola trasparente e lasciare a riposo per 15 minuti circa. stendere delle strisce sottili di pasta con l'apposita macchinetta, poi tagliare le tagliatelle e farle asciugare.
Preparare il sugo:
Lavare bene le cozze sotto l'acqua corrente e pulirle dalle impurità . In un tegame coperto con un coperchio, aprire le cozze o fuoco vivo per qualche minuto, finchè i gusci non saranno aperti. Scolare le cozze e filtrare il liquido in una ciotola. Sgusciare le cozze, tenendone qualcuna con il guscio per la decorazione del piatto.
In un tegame soffriggere gli aromi e il prezzemolo nell'olio per qualche minuto, aggiungere le cozze per insaporire, sfumare con il vino e poi unire la passata di pomodoro con qualche pomodorino tagliato a metĂ . Fare cuocere il sugo con il coperchio a fuoco lento, aggiungendo poco alla volta il liquido di cottura delle cozze, assaggiare di sale e pepare, cuocere per 20 minuti circa. Nel frattempo cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle e condirle direttamente nella pentola con il sugo preparato, un filo di olio Laudemio La Costa e una spolverata di prezzemolo. Servire subito decorando il piatto con qualche cozza nel guscio.
Complimenti una ricetta meravigliosa!!!Un olio sicuramente fantastico!!
RispondiEliminaCiĂ² che mi attira di piĂ¹ in questa ricetta è la pasta nella quale hai introdotto le noci,così non l'avevo mai fatta!
Ma che belle foto!!!
RispondiEliminaTi abbraccio
Che bontĂ quel piatto io adoro l'insieme di questo genere e poi con quell'olio verde trasparente una meraviglia ma qui da noi nessuno sa che esiste semplicemente non lo vendono.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sei sempre una piacevole scoperta, molto bello il tuo reportage di viaggio a quando la prossima gita?
RispondiEliminaBuon natale.
Molto bello e interessante!!!
RispondiEliminaComplimenti!
Annalisa:)
Bellissimo post. Auguri di buone feste, Ely
RispondiElimina@gwendy
RispondiEliminaGrazie Gwendi, l'olio è eccellente e il tipo di pasta alle noci una vera specialità !
A presto
@manu
RispondiEliminaLuoghi incantevoli!
Grazie Manu, un abbraccio a te!
@edvige
RispondiEliminaUn primo piatto davvero delizioso, poi arricchito dal colore brillante dell'olio è spettacolare.
Per tutte le informazioni a riguardo consiglio di consultare il sito Laudemio.
Grazie Edvige, un abbraccio anche a te!
@Topo
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere sia stato interessante. Presto il prossimo tour!
Un sereno Natale a te!
@Annalisa B
RispondiEliminaE' stato un vero piacere approfondire argomenti così interessanti.
Grazie tante Annalisa. :)
A presto!
@Bellezza in ricicletta
RispondiEliminaGrazie Ely.
Auguri di buone feste anche a te!
Auguri a tutti!
RispondiEliminaComplimenti per il reportage e per la ricetta...che fame!
Grazie per le informazioni sull'olio Laudemio, adesso lo devo proprio asaggiare :)